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STATUTO del Villaggio-Scuola “Sandro Cagnola”

Copertina dello Statuto
Copertina dello Statuto
Tessera di Cittadino del Villaggio Scuola Sandro Cagnola
Tessera di Cittadino del Villaggio Scuola Sandro Cagnola
  1. Il Villaggio-Scuola “Sandro Cagnola” è una istituzione educativa e rieducativa a carattere permanente e continuo. Essa accoglie principalmente ragazzi privi di assistenza familiare e sociale adeguata e li prepara, nel quadro dei metodi pedagogici e didattici moderni, alle responsabilità individuali e collettive, mediante una fiduciosa e familiare collaborazione all’opera educativa, nel rispetto dei diritti e doveri della persona, ispirandosi a principi educativi laici e democratici.
  2. La vita del Villaggio è fondata sulla fiducia nella solidarietà che è guida, aiuto e collaborazione, da una parte fra educatori e ragazzi, dall’altra fra tutto il mondo dei lavoratori ed il collettivo stesso, nella volontà di progresso nello studio, nel lavoro e nella elevazione della coscienza sociale.
  3. La vita del Villaggio è regolata da organi democratici ove ognuno ha i propri compiti e responsabilità. I ragazzi collaborano; gli educatori orientano e dirigono (la direzione è intesa non come sopraffazione autoritaria, ma come collaborazione che la persona più matura offre per le energie ancora in sviluppo). Tutti accettano liberamente e coscientemente una disciplina che è uguale per tutti, necessaria per il miglioramento della vita del Collettivo. Essa è improntata alla massima fraternità nel rispetto reciproco, alle realizzazioni delle decisioni prese, alla coerenza fra parole e fatti. L’emulazione anima ogni attività individuale e collettiva. Essa è fatta di aiuto scambievole e di amicizia, migliora le qualità e le capacità di ogni ragazzo, educandolo al lavoro in comune, al sano ottimismo e alla fiducia nelle proprie forze.
  4. Persegue precisi fini costituzionali nel porre i ragazzi ospitati su un piano di effettiva libertà nel campo dello sviluppo morale, culturale e professionale, formando i futuri Cittadini della Repubblica Italiana.
  5. Nel Villaggio ogni insegnamento tende a sviluppare integralmente le attitudini del ragazzo per prepararlo alla vita in tutte le sue forme. L’insegnamento è orientato ad una conoscenza razionale e scientifica della realtà.
DIRITTI E DOVERI
Ogni cittadino ha il diritto:
  1. di vivere sereno con l’amicizia e la fiducia di tutti;
  2. di essere sempre aiutato e guidato dall’educatore che è il suo primo amico;
  3. di ricevere, attraverso la scuola e le attività nel Collettivo, una educazione completa (igienica, sportiva, culturale, professionale, artistica e sociale), che lo porti liberamente a scoprire e a sviluppare tutte le sue capacità e che susciti in lui dei sentimenti e delle forze che lo onorano;
  4. di essere guidato sempre alla ricerca e conquista della verità;
  5. di partecipare attivamente alla costituzione delle norme che regolano la vita della collettività;
  6. di esprimere liberamente e lealmente le proprie opinioni, portando nel collettivo il proprio contributo di critica e di iniziativa;
  7. di eleggere i propri rappresentanti e di essere eletto.
Ogni cittadino ha il dovere:
  1. di sempre progredire nello studio e nel lavoro;
  2. di conoscere ed onorare le grandi tradizioni del popolo italiano nella lotta per la Libertà, l’Unità, l’Indipendenza Nazionale, il Progresso Sociale; la vita dei grandi Pionieri della scienza, dell’arte, della tecnica e dei grandi esploratori, scopritori di terre e di civiltà;
  3. di rendersi utile al proprio collettivo:
    1. avendo fiducia nelle proprie forze;
    2. aiutando il compagno meno capace a migliorarsi;
    3. assolvendo, secondo le proprie capacità, agli incarichi di importanza sociale;
    4. rispettando le decisioni prese;
    5. conquistando meriti al proprio gruppo nell’emulazione, con spirito di iniziativa;
  4. di mantenere pulita e ordinata la propria casa e la propria persona;
  5. di essere sempre con tutti sincero e leale, improntando i propri rapporti al massimo rispetto e cortesia;
  6. di far trionfare ovunque e sempre la verità e la giustizia;
  7. di rispettare le opinioni altrui;
  8. di amare e rispettare la natura e tutto ciò che l’uomo ha creato per il benessere della società;
  9. di amare la famiglia;
  10. di essere amico di tutti i ragazzi del mondo;
  11. di essere amico di tutti i lavoratori e solidale con tutto il mondo del lavoro;
PAROLA D’ORDINE DEL COLLETTIVO:
“verso la vita nella solidarietà”
MOTTO:
“sempre avanti”
MOTTO DEI GRUPPI:
Garibaldi:        “per la libertà
Leonardo:       “per la scienza
Bianchi:          “per il collettivo
Levato:           “per il lavoro
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Dall'Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 4              
La Repubblica riconosce tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 11            
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizioni di  parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Dall'Art. 21   
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione.
Dall'Art. 31    
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Dall'Art. 34   
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita.
I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
Dall'Art. 35     
La repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Dall'Art. 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Dall'Art. 37   
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.